Indimenticabili il sorriso di chi riceve le rose e la curiosità di chi riceve la letterina

Grazie!
Grazie a tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita di questa giornata: ai rappresentanti d’Istituto degli studenti, ai gruppi Peer Educator e Volontariato, a tutti coloro che hanno acquistato le rose (studenti, genitori, docenti e ATA) o lasciato un’offerta. Un particolare ringraziamento va al costante e imprescindibile coordinamento della Prof Ferrario, responsabile del gruppo Volontariato del Gadda.
Siamo partiti lunedì 5 febbraio con l’incontro online con il dott. Masuri responsabile AVSI da Nairobi che ha parlato ai rappresentanti delle 59 classi, ai rappresentanti d’Istituto degli studenti e a una trentina di ragazzi dei gruppi Peer Educator e Volontariato. Abbiamo capito che si parla di sostegno a distanza e non di adozione a distanza perché i nostri bambini hanno già una famiglia, dei parenti o un’istituzione locale che si prendono cura di loro; noi accompagniamo la loro crescita e sosteniamo il lavoro delle figure di riferimento che già esistono nella loro vita. Durante l’incontro ci è stato spiegato come il sostegno a distanza è un’opportunità per studiare in una scuola senza violenza, un’ occasione di pace e convivenza pacifica tra persone di religioni diverse, un aiuto a togliere i bambini dal baratro dell’ignoranza e da situazioni e persone che potrebbero abusarli o approfittare di loro. 
Alla fine dell’incontro i rappresentanti di classe hanno avuto il compito di relazionare ai compagni quanto ascoltato. E’ possibile richiedere la registrazione completa dell’incontro all’ufficio tecnico. Un breve estratto è disponibile di seguito.
Nei giorni seguenti il gruppo Volontariato si è dedicato alla raccolta dei soldi delle rose prenotate e alla preparazione dei bigliettini e nastrini che accompagnano le rose, mentre il gruppo Peer Educator e i rappresentanti d’Istituto hanno addobbato l’Istituto e lavorato per le letterine.
“E anche quest’anno siamo riusciti a rinnovare tre sostegni a distanza tramite l’organizzazione no-profit AVSI. In questo modo Faith (Kenia), Joselyne (Burundi) e Michael (Ecuador) potranno frequentare la scuola, avere un pasto al giorno e ricevere cure mediche.” La prof Ferrario continua: “Come nel passato siamo partiti a inizio gennaio con il gruppo organizzativo composto da una decina di volontari del triennio. In questo modo le new entry di terza imparano i primi passi dell’organizzazione, affiancate dai senior. Da fine gennaio si è poi riunito il gruppo al completo: una squadra di ben 50 volontari con tanto entusiasmo e tanta voglia di fare.”
Una decina di ragazze di terza ha iniziato questa attività per la prima volta. Ecco cosa ha detto Silvia, una di loro: “Partecipare a questa esperienza mi è piaciuto molto, mi sono divertita e ho apprezzato molto il modo in cui il lavoro è stato svolto da tutto il gruppo volontariato con tanta collaborazione. In quanto rappresentante di classe ho anche assistito all’incontro con il dott. Masuri che oltre ad essere stato molto interessante, ritengo che ci abbia aperto molto gli occhi sulla situazione di tante persone che purtroppo non sono fortunate quanto noi e che hanno bisogno di una mano da parte nostra.”
Un’altra ragazza: “La prof ci ha dato indicazioni molto precise su come e cosa dovevamo fare, ha preparato gli elenchi per la raccolta dei soldi e i fogli di consegna per ciascuna classe. Un rigore e un ordine …da prof di matematica. L’attività richiede attenzione, non si devono sbagliare le consegne. Ci siamo divertite a scrivere i messaggi sui biglietti. Un’esperienza che spero di rifare anche l’anno prossimo.”
Continua Beatrice di quinta, volontaria storica e segretaria del gruppo: “L’iniziativa delle rose di San
Valentino è un’occasione per riflettere sul nostro modo di vivere. Non ci rendiamo conto di quanto siamo fortunati e delle possibilità che abbiamo; spesso ci lamentiamo per le cose che vorremmo per seguire la moda del momento. L’incontro con il dott. Masuri ci ha invece fatto entrare in contatto con una realtà diversa dalla nostra: ciò che per noi è scontato diventa altrove l’essenziale per vivere. Aver potuto vedere le condizioni di vita nel Kenia dei ragazzi della mia età mi ha fatto comprendere con maggior forza che anche con un semplice gesto, l’acquisto della rosa, possiamo veramente aiutare e contribuire a migliorare situazioni difficili.” Prosegue Teresa: “L’esperienza vissuta in occasione del giorno di San Valentino di quest’anno mi ha sicuramente aperto gli occhi. In particolar modo ho trovato l’intervento del dott. Masuri illuminante, perché grazie a lui ho compreso che troppo spesso non ci rendiamo conto di essere fortunati e che viviamo in una condizione di privilegio rispetto a quella di molti altri paesi, in cui ciò che per noi è banale costituisce un lusso. Questa esperienza mi ha quindi insegnato il valore della gratitudine e dare il
mio contributo mi ha reso felice.” E conclude Nervan: “Grazie all'esperienza vissuta in occasione di San Valentino ho avuto il privilegio di immergermi in una realtà tanto distante quanto profondamente significativa. Attraverso le spiegazioni e le immagini condivise dal dott. Masuri, ho potuto comprendere l'immensa sfida che molti bambini africani affrontano ogni giorno, ma anche la loro resilienza e la loro speranza incondizionata. Le storie toccanti e gli esempi concreti presentati dal responsabile hanno portato a riflettere sull'importanza di essere consapevoli e attivi di fronte alle ingiustizie nel mondo. Mi ha spinto a chiedermi cosa posso fare, anche a livello individuale, per contribuire a migliorare la vita di quei bambini e delle loro comunità. Anche se potremmo essere distanti geograficamente, possiamo comunque fare la differenza attraverso azioni concrete e solidarietà.”
La prof Ferrario prosegue: “Ringrazio tutti i volontari, in particolar modo i volontari delle classi quinte che hanno collaborato in questi tre anni e le 8 ragazze di 5CLL che anche quest’anno hanno preparato i bigliettini e i nastrini e che purtroppo non sono potute essere con noi il giorno di San Valentino perché in gita a Barcellona. Valentina ha inviato una rosa con questo messaggio: ‘Prof, la ringrazio per questa bella attività organizzata in questi anni e sono contenta di averne preso parte! Spero che il progetto possa proseguire ancora per molto.’ Un super ringraziamento alla capo raccolta soldi Tuanna per la pazienza e la precisione nel sistemare le situazioni critiche che si sono venute a creare a causa di errate prenotazioni o pagamenti: alcuni studenti avevano prenotato con il link degli adulti e alcuni adulti avevano consegnato i soldi ai figli (e quindi al rappresentante di classe) invece di consegnarli alla Vicepreside. Non tornavano i conti.”
E conclude: “Ringrazio il Dirigente scolastico che ci ha permesso questa attività, la Vicepreside che mi ha pazientemente sostenuta, le care Signore Bidelle che ci hanno aiutato con le fotocopie e le consegne tardive, le colleghe Maria Grazia e Chiara per il prezioso aiuto e i ragazzi che hanno lavorato con tanto entusiasmo. Un grazie speciale va alle colleghe Donatella e Cristina che hanno seguito due studenti speciali - Theo e Adam – nella consegna di alcune rose. Sono stati giorni molto intensi, ma ne è valsa la pena. Arrivederci all’anno prossimo!”
Qualche numero: quasi 200 letterine consegnate dai rappresentanti d’Istituto; 458 rose vendute e diverse offerte hanno permesso di raggiungere i 936 euro per i tre Sostegni a Distanza a AVSI.