Erasmus + Job Shadowing Rotterdam

Prima di iniziare questa esperienza di job shadowing in Olanda, mi aspettavo di poter imparare nuove metodologie di insegnamento e di osservare nuove modalità di gestione della classe, al fine di arricchire la mia formazione e la mia professionalità come docente, in realtà tutto quello che ho appreso è andato oltre le mie aspettative.
Avendo selezionato la modalità green nella mia richiesta, l’avventura è iniziata con il viaggio in Flixbus, partenza ore 19:00 da Milano e arrivo ore 11:30 ad Amsterdam. All’arrivo mi sono unita alla collega Sonia Serati giunta in aeroporto e insieme ci siamo diretti con il treno verso Rotterdam. Dopo una breve pausa in albergo, siamo stati accolti da Robert, personalità solare e disponibile, nonché docente presso l’istituto Albeda, che ci ha brevemente illustrato il programma per i giorni successivi e ci ha guidato per la città. L’Albeda Institute è un istituto di formazione regionale per l'istruzione professionale secondaria (VMBO) e l'educazione degli adulti, che offre un'ampia gamma di corsi ed è uno dei più importanti istituti di formazione nella regione di Rotterdam.
Come abbiamo potuto imparare, il sistema scolastico olandese comprende: scuole pubbliche, scuole private e speciali. Le scuole pubbliche sono finanziate dal Ministero dell’Istruzione, della Cultura e della Scienza, ma la gestione pratica è decentrata e affidata alle amministrazioni locali.
L’attività di job shadowing è iniziata visitando una scuola speciale, ma in questa breve relazione, non vorremmo fare la cronostoria delle nostre giornate, al contrario vorremmo condividere le riflessioni che abbiamo maturato e le emozioni che abbiamo provato, confrontandoci con una realtà differente di un Paese non troppo lontano da noi. La scuola speciale visitata accoglie ragazzi disabili e nel poco tempo trascorso nell’istituto, abbiamo percepito la voglia di alcuni d loro di confrontarsi con il mondo esterno. Purtroppo la presenza di scuole speciali e la struttura del sistema olandese non gli permette di inserirsi ed essere inclusi, al contrario del nostro sistema scolastico totalmente inclusivo e aperto.
Nei giorni successivi abbiamo visitato l’istituto Albeda a Rosestraat che comprende cinque percorsi VMBO orientati al mondo del lavoro. Gli studenti possono scegliere tra cinque diversi orientamenti: college sociale pedagogico, dance college, viaggi e tempo libero, indirizzo sanitario, Horeca (hotel, restaurant, caffè). Gli studenti olandesi possono scegliere diversi percorsi denominati VMBO, HAVO e VWO. Quello dell’Istituto Albeda a Rosestraat come detto è un VMBO, orientato al mondo del lavoro e della durata di quattro anni. Gli altri percorsi sono HAVO che dura cinque anni e si divide in due cicli. Il primo, della durata di tre anni, ha un carattere di formazione generale. Al termine di questo periodo, lo studente potrà scegliere un indirizzo specifico tra quattro proposte: cultura e società, economia e società, scienza e salute, scienza e tecnologia.
L’ultimo percorso e l’indirizzo VWO che dura sei anni ed è una scuola secondaria pre-universitaria, divisa in due cicli di tre anni ciascuno. L’apprendimento fondamentale è basato su alcune materie obbligatorie come l’olandese, l’inglese o il tedesco e quelle facoltative.
Nell’istituto visionato l'insegnamento è totalmente orientato al lavoro di squadra con la presenza di numerosi spazi di condivisione e pone molta attenzione al benessere dello studente e dei docenti. Si respira un clima fortemente motivante per gli alunni e il successo di questo modello educativo è legato anche a un fattore di natura pratica intrinseco nell’indirizzo. Un dato importante che ci ha colpito è il bassissimo livello di dispersione scolastica. Ci siamo soffermate nell’aula dell’indirizzo sanitario dove gli studenti, che si stavano esercitando per il monitoraggio dei parametri vitali, non hanno avuto paura a mettersi in gioco e ci hanno misurato la pressione. Gli spazi riproducono perfettamente gli ambienti del mondo del lavoro e sono forniti di tutti gli strumenti necessari per acquisire una competenza completa, per l’esercizio della professione.
Abbiamo anche avuto il piacere di assistere alle audizioni e selezioni per essere ammessi all’ accademia di danza e dello spettacolo. Il giorno successivo, abbiamo visitato la sede di Albeda dedicata allo sport (Top sport Accademy), in cui gli studenti possono abbinare sport di alto livello e studio. La struttura comprendeva palestre complete di ogni tipo di attrezzature e spalti, paragonabili quasi a quelli di un palazzetto. Nel nostro tour presso la scuola, abbiamo potuto constatare anche l’attenzione verso il benessere del docente, grazie alla presenza di una palestra dedicata interamente agli insegnanti e la presenza in alcune aule di poggia piedi per defaticare le gambe. L’elemento caratterizzante di questi istituti, è la forte presenza di ampi spazi per la condivisione volti a rafforzare la relazione empatica e la comunicazione far docenti e alunni.
L’ultima scuola visitata è quella che ci ha colpito maggiormente, Greenport Horti Campus, scuola green per eccellenza, una realtà altamente innovativa e performante, caratterizzata dall’unione di tre punti di forza di questa regione: coltivazione, tecnologia, commercio e logistica; nello stesso edificio infatti coesistevano aziende e scuola, a sinistra erano collocati gli uffici e a destra le classi dell’istituto, il tutto in un perfetto binomio. Aziende e scuola sono due mondi non paralleli, ma che si incontrano con la formazione sviluppata in collaborazione con le aziende, che fanno da collante. A guidarci all’interno dell’istituto è stata Krissy, la nostra organizzatrice che ci ha permesso di conoscere e realizzare questo fantastico viaggio immersivo nel sistema scolastico olandese.
Nel nostro viaggio, non sono mancati momenti di convivialità e di svago, abbiamo infatti potuto visitare la città e avere uno scorcio della vita olandese. Grazie alla fantastica compagnia di Robert che ci ha condotti nei locali e nelle zone meno turistiche, ma più veritiere della città. Auguriamo a tutti i docenti di poter fare almeno una volta, nella propria carriera scolastica, l’esperienza
Erasmus, opportunità di confronto e crescita che permette di andare non solo oltre i confini ma soprattutto “di vedere le cose con occhi diversi”