ERASMUS+ CORSO DI FORMAZIONE PER DOCENTI AI FOR CLIL SAN CRISTOBAL DE LA LAGUNA, TENERIFE

Dal 17 al 22 novembre ho avuto l’opportunità di partecipare al corso di aggiornamento “AI for CLIL” a San Cristobal de la Laguna, Tenerife.
Sin dalla partenza nutrivo grandi aspettative, sia riguardo ai contenuti formativi sia per la meta, e posso affermare che tali aspettative sono state pienamente soddisfatte. Lunedì ho incontrato gli altri partecipanti al corso: un gruppo internazionale composto da dieci colleghi provenienti da Lettonia, Estonia, Germania, Ungheria e Italia. Fin da subito si è creato un clima molto positivo: tutti erano motivati, curiosi e desiderosi di approfondire sia gli aspetti legati all’intelligenza artificiale sia quelli relativi alla metodologia CLIL. La diversità linguistica e culturale del gruppo ha contribuito a rendere l’intero percorso più ricco e stimolante.
Le attività formative sono state intense e ben organizzate dalla docente polacca Maja. Abbiamo esplorato in modo approfondito come l’intelligenza artificiale possa supportare il docente nella preparazione delle lezioni, dalla progettazione di attività didattiche alla creazione di materiali. Sono stati presentati vari strumenti e piattaforme AI utili per creare attività personalizzate per aumentare la motivazione degli studenti. Durante il corso abbiamo esplorato i rischi connessi all’uso degli strumenti AI (approfondendo concetti come plagiarism, cheating, amplification), l’importanza del controllo delle fonti e l’impiego degli AI detectors e le loro funzionalità, elementi essenziali per un uso responsabile e consapevole della tecnologia in ambito educativo. Alla fine del percorso, tutti noi partecipanti abbiamo acquisito nuove competenze e maggiore sicurezza nell’integrare l’intelligenza artificiale nella didattica CLIL.
La seconda parte del corso prevedeva un ricco programma di uscite culturali, alle quali ho sempre partecipato con grande interesse. Martedì pomeriggio abbiamo visitato la splendida città universitaria di San Cristobal de la Laguna, Patrimonio UNESCO, che si trova a circa 800 m di altitudine. Ci ha accompagnati una guida britannica dal perfetto inglese e molto preparata. L’escursione ci ha permesso di conoscere la storia, l’urbanistica e le caratteristiche geografiche di questo importante centro coloniale.
Venerdì pomeriggio abbiamo visitato tre città sulla costa occidentale dell’isola, guidati da una guida locale originaria di Orotava. A Orotava abbiamo ammirato la celebre Casa de los Balcones, a Garachico abbiamo scoperto la storia del porto e le sue vicende legate alle eruzioni vulcaniche e infine abbiamo camminato per le vie di Icod de los Vinos, famosa per la tradizione vinicola, per le piantagioni di banani e per il Dragon Tree millenario. Sabato mattina è stata organizzata l’escursione al Parque Nacional del Teide, dominato dall’imponente vulcano, il più alto d’Europa (3718 m). La visita si è arricchita grazie alla sosta presso il centro informazioni turistiche di El Portillo, dove un video e una mostra permanente ci hanno offerto un’interessante panoramica sulla geologia delle Isole Canarie e sulla formazione dell’arcipelago. Questa esperienza è stata un’ottima occasione per conoscere in profondità la storia, la geografia e la geologia del luogo, rendendo ancora più significativo il percorso formativo.
Nei tre pomeriggi liberi ho approfittato del tempo a disposizione per esplorare l’isola utilizzando i mezzi pubblici, efficienti e puntuali. Sono stata alla spiaggia di Las Teresitas con la caratteristica sabbia dorata proveniente dal Sahara; a Santa Cruz, la capitale, con il celebre Auditorium progettato da Calatrava; alle piscine naturali di Bajamar; a Puerto de la Cruz, vivace cittadina della costa occidentale.
Queste esplorazioni hanno contribuito ulteriormente alla mia conoscenza geografica e
culturale dell’isola. Il tempo nella zona di la Laguna è sempre stato molto nuvoloso, freddo e con improvvisi scrosci di pioggia (la docente Maja ci ha comunicato che forse è stata la settimana peggiore degli ultimi otto anni), ma bastava andare sulla costa per avere 4/5 gradi in più e qualche raggio di sole. Abbiamo quindi sperimentato i famosi “microclimi” di Tenerife. Infatti ci sono una ventina di microclimi dovuti principalmente all'effetto del vulcano Teide e agli alisei, che creano differenze climatiche significative tra il nord, il sud e le zone montuose. E’ possibile trovare 10°C di differenza tra La Laguna e Santa Cruz, con conseguenti escursioni termiche che richiedono abiti diversi a seconda di dove ci si trova.
Quando siamo arrivati nella piana del Teide a circa 2300 m, piumino-sciarpa-cappello- guanti-scarponi-ombrello sono stati utilissimi per ripararci dal freddo e dalla pioggia. Questi microclimi influenzano moltissimo la flora dell’isola: si passa da piante tipiche delle zone aride o costiere (come il cactus) a piante ad alto fusto (Pino canario) o a fiori e cespugli tipici delle alte quote. Per quanto riguarda la fauna, il fringuello blu di Tenerife è il più caratteristico.
Durante la prima lezione, la docente ci ha illustrato le specialità gastronomiche di Tenerife, diverse da quelle della Spagna. A cena con i compagni di corso ho provato le papas arrugadas con mojo (rosso o verde), il queso asado con mojo, il queso frito con la
marmellata di mirtilli, il pulpo a la Canaria, la tortilla Gomera con almogrote e i bocados.
Partecipare a una settimana di formazione all’estero significa crescere non solo professionalmente, ma anche sul piano culturale e personale. Oltre alle nuove competenze didattiche legate all’IA e al CLIL, torno arricchita da una maggiore
conoscenza della storia, della geografia, della geologia, della climatologia, della botanica, delle tradizioni e degli stili di vita delle Isole Canarie. La conoscenza dell’inglese è stata fondamentale per vivere pienamente tutte le attività del corso e instaurare relazioni significative con i colleghi europei. L’esperienza a Tenerife ha rappresentato un’occasione preziosa di formazione, crescita e scoperta, che porterò con me nella mia pratica didattica quotidiana.
Prof.ssa Anna Ferrario
