Giornata della Colletta Alimentare

Anche quest’anno studenti, genitori e docenti del Gadda Rosselli hanno partecipato alla Giornata della Colletta Alimentare del 18 novembre. 60 studenti e una dozzina di adulti (6 docenti, un papà e 5 mamme) si sono alternati con turni di due ore in due supermercati che il Banco Alimentare aveva assegnato dalle 8 alle 20. Ecco alcune riflessioni degli studenti e dei preziosi adulti.

Quest' anno è stato il secondo in cui ho partecipato alla colletta alimentare presso il Carrefour. Rispetto all'anno scorso abbiamo incontrato persone più gentili anche se abbiamo spesso ricevuto dei no, ma noi non ci siamo abbattuti e abbiamo continuato con l'entusiasmo e il sorriso. Abbiamo incontrato un signore che oltre a riempire il sacchetto ha comprato delle caramelle per noi volontari al freddo alle 8 del mattino. Questa esperienza mi ha aiutato nella mia crescita personale per capire che aiutare gli altri è stupendo e ci sono persone che vogliono aiutare veramente. Spero di ripetere questa esperienza anche l’anno prossimo perché mi sono trovata benissimo con  i miei compagni di turno. 
Sofia


L'esperienza della colletta alimentare mi ha fatto capire ancora di più il valore dell'aiutare il prossimo, poiché anche un piccolo contributo può fare la differenza, rendendo felice chi riceve. L'indifferenza, al contrario, ci chiude in noi stessi e ci impedisce di provare la gioia del donare. 
Emma


Partecipare per la prima volta alla colletta alimentare è stata un'esperienz significativa, perché mi ha aiutato a capire l'importanza dell'aiutare i più bisognosi senza chiedere nulla in cambio. Mi ha fatto inoltre capire che basta veramente poco, nel proprio piccolo, per contribuire a fare la differenza. 
Arianna


L'esperienza come volontario nella colletta alimentare è stata davvero gratificante. Contribuire a aiutare chi è meno fortunato è un atto di solidarietà che tocca profondamente. Mi ha entusiasmato tanto che rifarei questa esperienza senza esitazioni, consapevole dell'impatto positivo che può avere sulla vita degli altri.
Abanoub


Quella di oggi è stata una esperienza molto formativa che mi ha insegnato quanto faccia stare bene aiutare gli altri e essere disponibili. Ringrazio la mia prof che lo ha proposto.
Lavinia


Spero che il mio contributo possa aver aiutato chi ha bisogno con piccoli gesti. È stato bello svolgere questa attività in compagnia di altri ragazzi.
Angelica


Questa esperienza mi è stata utile perché mi ha insegnato che saper dare oppure donare è più importante che ricevere, è importante anche sorridere con le persone che non conosciamo perché si sentono accolte.
Raffaella


Ho contribuito per la prima volta alla Colletta Alimentare e sono contenta di aver dedicato il mio pomeriggio a questo. E' stato bello vedere come certa gente sa essere generosa nei confronti di chi è in difficoltà, perché sono piccole azioni come queste che hanno un grande valore e che rendono grande l'umanità. Sono contenta perché mi sono sentita utile ad aver collaborato e so per certo che il mio tempo e quello di altri volontari è stato di grande aiuto.
Imane

È stata un’esperienza molto formativa che mi ha dato l’opportunità di dare un contributo nell’aiutare le persone bisognose. È stato bello con piccoli gesti sostenere chi ha bisogno.
Ludovica


Il banco alimentare anche quest'anno ha evidenziato una cosa: ci sono tante cose che non vanno, tanta indifferenza verso chi ha bisogno ma per fortuna ci sono anche molte persone, tanti ragazzi, pronte a donare il loro tempo o qualcosa della loro spesa. Sono silenziose, fanno meno notizia ma rappresentano un sostegno importantissimo per la nostra società. Abbiamo costruito un bel puzzle e sono felice che ci sia anche il mio pezzettino.
prof Bertini


In un turno pomeridiano la signora Piera ha affiancato suo figlio Alessio, un ragazzo speciale entrambi già volontari alle scorse Collette. La docente di turno con loro ha condiviso questo: “Con la sua ipersensibilità mi ha chiesto...ma tu doni? Perché doni, cosa senti quando doni? Ed io, davanti alla sua mamma, ho risposto così di getto, senza
pensarci. Mi sento un eroe, mi sento come un eroe dei cartoni animati. Penso di averlo convinto, sarà un futuro donatore. In fondo è vero... mi sono sentita proprio così una volta in cui una donna ha bussato alla mia porta, infreddolita, con una leggera giacca sulle spalle e io le ho donato un mio piumino lungo e caldo che tenevo nell'armadio... questo sotto gli occhi dei miei figli, che erano ancora dei bambini....mi sono sentita un'eroina.”
prof Pupello


Un grazie particolare ai nostri ragazzi che con la loro spontaneità, i loro sorrisi, la loro timidezza e la loro gentilezza, hanno saputo entrare nel cuore delle gente contribuendo così alla realizzazione di un evento importante come la colletta alimentare.
prof Pirri


Ciò che mi ha colpito di più è stato il desiderio dei ragazzi di voler "far bene del bene". Curavano i gesti, i sorrisi, misuravano le parole da dire e accoglievano a cuore aperto le risposte di tutti, sia quelle negative (che aiutano a crescere e a far i conti con ciò che non con aspetti e con chi non la pensa come te), sia quelle positive (ogni volta che usciva qualcuno con un sacchetto arancione, sembrava fosse un dono per loro, tanta la gratitudine e la riconoscenza nei loro occhi). Vorrei raccontare un aneddoto: a metà turno due ragazze mi han chiesto di far una piccola pausa per comprare una bottiglietta d'acqua nel negozio, quando sono uscite, oltre all'acqua avevano con sé degli omogeneizzati per il Banco alimentare. Quando vedi far del bene, vedi che cos'è la gioia vera, la vuoi vivere anche tu e la vuoi condividere con gli altri. Un piccolo gesto, una goccia nel mare che, però, può far la differenza. Grazie alla collega Anna Ferrario, senza la quale queste belle esperienze non sarebbero possibili.
prof Allegrati


La prof Ferrario ringrazia tutti per la disponibilità. Un grazie speciale alle docenti e ai genitori che sono stati molto disponibili ed hanno permesso ai ragazzi di partecipare. Aggiunge: il volontariato è partito anche quest’anno anche se è stato inserito nel quarto ed ultimo gruppo dei progetti, non è quindi tra i progetti prioritari ma non potevamo non riprendere le attività perchè “la migliore sensazione di felicità è quando sei felice perché hai reso felice qualcun altro”. E i ragazzi sono felici di trascorrere del tempo per gli altri, una catena di san’Antonio di felicità.


Ecco i tanti volontari del Gadda Rosselli: