Un nuovo murale per il nostro Istituto

“Elementi ben distinti che vivono di vita propria, ma allo stesso tempo si fondono in un unico dialogo per dar vita alla totalità dell’opera. Così come, nella realtà, una moltitudine di elementi danno vita al mondo della scuola”. Questo, nelle parole dei protagonisti del progetto Murales, il significato dell’opera che da più di una settimana arricchisce la parete sud del nostro istituto, realizzata sotto la guida dell’artista Fabrizio Sarti, in arte Sea. 

Il progetto si è articolato in due fasi, una preparatoria e una operativa: nella prima Fabrizio Sarti ha illustrato le caratteristiche della Street art e della Mural art, oltre alle diverse tecniche di pittura; attraverso un brainstorming, i diciotto ragazzi coinvolti hanno quindi fornito spunti e idee su cui Sea ha poi lavorato.

Tre i bozzetti presentati, oggetto di una selezione che ha coinvolto l’intero istituto, dagli studenti al personale scolastico. Ad affermarsi nettamente, con più di tre quarti dei voti, è stata proprio la seconda proposta, realizzata nei giorni seguenti con la collaborazione dei ragazzi, che si sono dedicati anche alla documentazione fotografica e video dei lavori.

 “Questa proposta è stata interpretata attraverso strappi, texture e sovrapposizioni. Nel quotidiano è rintracciabile nella stratificazione cartacea tipica delle cornici ospitanti i manifesti pubblicitari. Questa suggestione è stata la base di partenza. L’immagine è composta da parti ben distinte tra di loro: la parte in bianco e nero rappresenta i ragazzi, parte pulsante della scuola; la parte turchese è una texture di parole chiave, valori identificati da noi; la texture di libri, infine, rappresenta l’istruzione”. Non solo decorazione, dunque, ma un messaggio ben preciso, che ha preso vita nelle immagini e nelle parole del murale. Lo stesso Sea ha ammesso di aver accolto con interesse la scelta compiuta dall’intera comunità scolastica, “caratterizzata proprio da un taglio più giovanile e meno istituzionale, con una chiave di lettura più complessa e meno immediata”.

Fabrizio Sarti, street artist varesino nato nel 1977, da anni noto per i suoi progetti di rigenerazione e riqualificazione urbana, ha iniziato il suo percorso nei primi anni Novanta. Intervistato dai nostri studenti, ha raccontato l’origine della sua passione: “Tutto è iniziato quando ero piccolo: andavo in vacanza a Rimini con i miei genitori ed ero sempre attirato dai graffiti e dai murales che vedevo al porto. Attendevo le vacanze appositamente per vederli dal vivo. Intanto mi accontentavo di vedere i graffiti sui giornalini che compravo. Crescendo ho iniziato a fare graffiti illegali, avevo un gruppo con il quale andavo ad «imbrattare» i muri. In seguito si è trasformata in una passione che ho continuato a coltivare arrivando a frequentare il liceo artistico”. Le sue principali fonti di ispirazione sono “i tatuaggi, i marinai e i graffiti”, ma anche personaggi incontrati nella quotidianità. Con il nome d’arte di Sea, scelto all’inizio per caso, ma rivelatosi poi importante (in inglese sea significa mare), ha realizzato opere in tutta Italia, impiegando tecniche e mescolando stili differenti, aperto a tutte le contaminazioni; ai nostri studenti ha raccontato di essere particolarmente affezionato a un murale realizzato a Messina che rappresenta Lillo, un marinaio dallo sguardo malinconico rivolto  proprio verso il mare.

Interviste agli studenti

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